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Casteltermini (Castittemmini in siciliano) è un comune italiano di 8.564 abitanti della provincia di Agrigento in Sicilia. Il nome Casteltermini è la contrazione di "Castello della famiglia Termini" dal nome della famiglia del fondatore. Il borgo nacque nel 1629 con "licentia populandi" ad opera del nobile Gian Vincenzo Maria Termini e Ferreri sul territorio già abitato della Baronia di Chiuddia, appartenente alla Contea di Cammarata. Il paese ebbe il suo periodo di massimo sviluppo nella seconda metà dell'ottocento grazie alla presenza di numerose miniere di zolfo (Cozzo Disi, Roveto, Scironello, Mandravecchia e diverse altre). Casteltermini è molto conosciuto nella zona per la tradizionale Festa di Santa Croce nota anche come [Sagra del Tataratà] per via della danza moresca che si svolge durante la festa. Tale ricorrenza viene festeggiata da più di 300 anni in onore della grande croce lignea che venne rinvenuta nel territorio dell'odierno comune prima della sua fondazione. Il legno di tale croce, oggi ritenuta quasi unanimamente strumento di culto delle prime comunità cristiane vissute in quei territori, risulta, da un esame effettuato su un frammento dall'Istituto delle pietre dure di Pisa, appartenere ad un albero tagliato nel 72 d.C. Secondo la leggenda, il rinvenimento casuale della croce avvenne perché una mucca, pascolante con l’armento in una campagna di “Chiudia”, si era inginocchiata nello stesso posto per diversi giorni di seguito attirando l’attenzione dei pastori che, incuriositi, scavarono e trovarono la Croce.