Nella giornata dedicata alla memoria di Santa Caterina da Siena, nostra protettrice non possiamo che spronarci vicendevolmente a fare sempre il bene che fa star meglio chi lo sceglie, lo compie e quanti ne fruiranno quale grande dono di coraggio e forza rigenerante per tutti, ma aderire al bene ci costa fatica, serve farlo ogni mattina al risveglio, scegliendo di dirigere le azioni alla correttezza, alla bontà morale, alla trasparenza e alla fiducia, da tutto ciò e non solo, dipenderà la qualità della società di prossimità.
Ma la nostra società, ancora oggi, vive e subisce vuoti, soprattutto, di natura Istituzionali a svantaggio di chi vive ai margini, a svantaggio dello stesso territorio, dove l'incuria e il degrado ne deturpano le bellezze originarie e ne inficiano le possibilità occupazionali così da determinarne lo spopolamento.
Pertanto seguendo l'esempio di Caterina facciamoci portavoci delle necessità sociali locali presso le Istituzioni, riportando nelle nostre Comunità quel senso di giustizia che manca da tempo, attiviamo le buone prassi derivanti dalle qualità relazionali eclissatesi a causa della pandemia, costruiamo e/o potenziamo intorno a noi servizi di pubblica utilità per ridare ancora più senso alla nostra appartenenza associativa.
