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REPORT
GIUBILEO DELLA MISERICORDIA 2016
Domenica, 12 giugno 2016, a Favara, organizzato dal CIF
provinciale di Agrigento, si è svolto il Giubileo della Misericordia CIF. Ha
aperto i lavori la presidente provinciale Carmelina Severino che ha
sottolineato che il vero significato dell'anno giubilare è l'impegno di vivere
in pienezza la gioia del perdono, di un perdono reciproco, e di cercare dentro
di noi un cuore nuovo liberato dagli ispessimenti negativi, con l'impegno di
una conversione autentica.  E' seguito il pensiero spirituale di Monsignor Gaetano
Di Liberto che ha ricordato la
particolare attenzione di Papa Francesco alla Misericordia, tanto da averne
inserito la citazione già nel suo stemma papale. Poi ha precisato che il punto
di riferimento per il Giubileo sono i Salmi e, richiamando uno scritto di Vito
Mancuso, si è soffermato sul senso della "Misericordia oggi". Ha affermato che la pace e la misericordia
sono presenti in tutte le religioni dalla Bibbia al Corano, al Buddismo. E, se
da un lato oggi siamo per una misericordia solidale con "una mente che
pensa e un cuore che ama", qualcosa in più ci dà la prospettiva cristiana
e, citando il Catechismo della Chiesa Cattolica, ci ha ricordato che il Vangelo è la rivelazione
della Misericordia. Come scrive Sant'Agostino Dio ci ha creati senza di noi, ma
ha voluto la redenzione con la nostra collaborazione.  Nel Vangelo troviamo,
infatti, Peccato e Misericordia, a
seguito della richiesta di perdono e della volontà di superare le nostre debolezze:
"Io ti amo, io ti perdono, lasciati amare".  Alla colta relazione sono
seguite le testimonianze dei CIF presenti e di altre Associazioni su "Il
bene che fa bene" , molto suggestive, appassionate e motivanti, che hanno
spaziato dalla fondazione dei Consultori familiari, che danno importanti
servizi alle donne e alle famiglie, alle missioni nei Paesi più poveri,
all'accoglienza agli immigrati, con particolare attenzione alla tratta delle
donne, all'assistenza ai portatori di handicap e alle loro famiglie, alla
semplice vicinanza a chi soffre e a chi ha bisogno, sia sul piano materiale che
sul piano formativo e culturale; esperienze e attività nelle quali si
esercitano tutte le opere di misericordia corporali e spirituali, che vanno
messe in atto sempre e ogni giorno e non soltanto nell'anno giubilare.  A
conclusione della mattinata la Santa Messa alla quale, nel pomeriggio, è
seguito il rito dell' attraversamento della Porta della Chiesa Madre con
preghiere, canti e Professione di Fede collettiva. Infine, non è mancato il
momento culturale con la visita guidata al Castello e alla Farm Cultural Park.
Una giornata di intensa spiritualità, di preghiera, di serena letizia, vissuta
in buona compagnia. Anna Maria Calderone
  
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