Attività 2023

2023: SI RIENTRA NEL VIVO DELLE ATTIVITÀ

Il CIF di Casteltermini, dopo il periodo della pandemia, durante il quale le attività realizzate hanno dovuto tener conto delle necessarie restrizioni, con il nuovo anno ricomincia il cammino secondo la sua tradizione di associazione promotrice di cultura e impegno sociale e formativo, rivolto non solo alle proprie aderenti e alle donne, ma a tutto il territorio. Così nel mese di febbraio è stato realizzato un incontro-dibattito in collaborazione con l'AIDO dal titolo"Diamo il meglio di noi", con lo scopo di promuovere la cultura della donazione degli organi. Dopo il saluto della presidente comunale Dora Roccaforte e del vice sindaco Arch. Fabio Catalano, è intervenuto, per gli aspetti etici, don Franco Giordano che ha illustrato la posizione attuale della Chiesa cattolica rispetto alla donazione di organi; la Chiesa è in favore della donazione della vita e non lo è certo per la morte, e l'AIDO fa tanto perchè da una morte accidentale possa nascere l'opportunità di ridare una o più vite. A seguire sono intervenuti i relatori dott.ssa Paola Pisciotta e dott. Antonio Lauricella, rispettivamente presidente regionale e presidente provinciale AIDO, che hanno esposto, con competenza e grande chiarezza,l'importanza della donazione degli organi, l'importanza della disponibilità data dalle persone di tutte le età, in assenza di particolari patologie, le condizioni e le modalità dell'espianto e dell'impianto, precisando e ribadendo che l'espianto viene effettuato a morte accertata e dopo le ore stabilite e che l'impianto viene effettuato rispettando le precedenze delle liste di attesa e in assoluta sicurezza sanitaria , per garantire il più possibile la buona riuscita dell'operazione. Infine è stato dato spazio alle domande dei presenti che hanno espresso dubbi e richiesto ulteriori chiarimenti. Sono seguite le testimonianze di una mamma di donatore, della sorella di un ricevente e di una persona che ha ricevuto un organo che hanno raccontato le loro ansie, le loro paure e le loro sofferte decisioni.
Tutto questo ha reso l'incontro, oltre che interessante, chiarificatore e coinvolgente, fortemente emozionante.

Altro importante convegno, dal titolo"
Diritti sanciti e diritti disattesi", è stato realizzato il 3 marzo per celebrare la "Giornata internazionale della donna 2023". Ha aperto i lavori l'assessore comunale alla cultura prof. Carmelo Sciarrabone che ha portato il saluto dell'Amministrazione comunale e gli auguri a tutte le donne, con l'auspicio che le istanze poste possano essere recepite sia da tutti gli uomini che da ogni governo a cui sono delegate le conseguenti azioni politiche. A seguire è intervenuta la presidente del CIF regionale Carmelina Severino che ha ricordato il grande aiuto che tutte le donne del passato e del presente hanno dato alle famiglie e del determinante ruolo sociale sia delle donne lavoratrici che delle donne casalinghe, per scelta o per impedimenti di varia natura. L'invito da lei rivolto a tutte le donne è stato quello di guardare sempre avanti, oltre l'orizzonte. L'intervento della presidente comunale Dora Roccaforte non si è limitato ai saluti e ai ringraziamenti di rito bensì ha ricordato le origini dell'8 marzo, e ha rivolto l'invito a non dimenticare la nostra umanità, rivolgendo il pensiero alle donne vittime di violenze, alle donne che alimentano il ricordo delle vittime di femminicidio e chiedono giustizia, alle donne migranti che fanno tanti sacrifici per cercare una vita migliore per sè ma soprattutto per i loro figli, spesso anche con tragici risultati. La parola poi è andata alle relatrici. Ha iniziato l'avv.ssa Maria Pia Greco, consigliera regionale CIF, che ha parlato dei diritti che, pur sanciti, vengono di fatto disattesi, rendendo difficile la crescita delle donne in ambito sociale,economico e politico. Ha dimostrato che il merito delle donne è poco riconosciuto e, in realtà, la parità, pur dichiarata, spesso è negata; spesso la parità retributiva non è garantita e perfino le "quote rosa" sono un indizio di disparità in quanto fanno pensare poco alla valorizzazione delle qualità e delle potenzialità delle donne che tentano di inserirsi in politica. Certamente è vero che le donne sono diverse dagli uomini, ma altrettanto vero è che non valgono di meno; pertanto dobbiamo auspicare una " parità nella diversità" e, per centrare un tema di grande attualità, basta pensare al grande contributo che le donne nella quotidianità possono dare alla tutela dell'ambiente e allo sviluppo sostenibile.

Più ottimista la relazione dell'avv.ssa Lilla Azzarello, Presidente del Comitato pari opportunità dell'Ordine degli Avvocati di Agrigento, che, attraverso un interessante e particolareggiato excursus legislativo,ha evidenziato i tanti passi avanti fatti dalle donne sul cammino delle conquiste nell'ambito del riconoscimento dei loro diritti, della loro libertà e uguaglianza dall'inizio del xx secolo ad oggi. Si è soffermata sul diritto di voto, sul ruolo delle madri costituenti, sugli artt. 3 e 37 della Costituzione, sui movimenti femministi degli anni'60 e '70 che hanno portato all'apertura di tutte le professioni alle donne, all'eliminazione del reato di adulterio,alla modifica del diritto di famiglia con conseguente condivisione della potestà genitoriale e delle responsabilità familiari, l'eliminazione del delitto d'onore e,in tempi più recenti,l'ammissione del reato di violenza sessuale, dello stolking come reato persecutorio e,riguardo alla prevenzione del femminicidio, le norme sul codice rosso. Per quanto riguarda le quote rosa, a parere dell'avvocatessa, che ben vengano se vengono considerate un mezzo per raggiungere un fine, senza per questo trascurare il merito. Certo, nonostante tutto questo, c'è ancora molto da fare, ad esempio supportare la maternità, curare la cultura del rispetto, offrire stimoli per evitare l'involuzione in ambito lavorativo e scolare ed evitare l'appiattimento culturale che potrebbe indurre un calo nella volontà di andare avanti.

Il dibattito che è seguito ha spostato l'attenzione sugli attuali problemi socio-economici del territorio, come la mancanza di lavoro con conseguente esodo dei giovani, la mancanza di servizi di aiuto alle mamme lavoratrici e alle donne in difficoltà, le necessità di una popolazione sempre più anziana che si appoggia soprattutto sulle donne della famiglia.

Anche questo incontro ha avuto un pubblico numeroso, attento e partecipativo; auspichiamo che sia stato utile a livello informativo, per la promozione di una cultura a favore della parità e del rispetto della persona al di là del genere e per la sensibilizzazione delle autorità competenti.

Annamaria Calderone